Ecco una nuova puntata de L’angolo del collezionista. In questa rubrica parliamo di orologi youngtimer, modelli prodotti negli anni Ottanta e Novanta, che combinano un design accattivante, caratteristiche moderne, proporzioni ragionevoli e, per la maggior parte di essi, un prezzo relativamente accessibile. Abbiamo già parlato di vari modelli, da un calendario perpetuo a un cronografo di fascia alta e a una coppia di robusti orologi strumentali IWC. Ma non ci siamo mai concentrati su Rolex. Gli anni ’80 e ’90 sono stati un periodo di cambiamenti per la Corona, che è passata dai modelli strumentali/professionali agli orologi sportivi di lusso. Ma Rolex non è passata dai quadranti opachi e dalle lunette in alluminio ai quadranti lucidi e alle lunette in ceramica in un solo passo. Tra gli ormai irraggiungibili orologi d’epoca e gli introvabili modelli moderni si trovano alcuni dei migliori orologi in circolazione, che mescolano elementi da utensile con caratteristiche moderne. Uno dei più grandi esempi è il Rolex Explorer II referenza 16570.
Questi orologi sono spesso definiti modelli di transizione o orologi che segnano l’evoluzione dai classici modelli d’epoca con orientamento professionale all’attuale linea con una forte attenzione al lusso. Stiamo parlando degli orologi prodotti da Rolex negli ultimi due decenni del XX secolo, orologi spesso sottovalutati e in qualche modo trascurati da un ampio segmento della comunità dei collezionisti. Eppure, questi orologi offrono grandi contenuti orologieri, un’affidabilità e una resistenza superiori, con un design e delle proporzioni che non si discostano molto dai modelli vintage più desiderabili. Il passaggio dai classici modelli d’epoca con vetro sintetico, quadranti opachi dipinti, lunette in alluminio e bracciali ripiegati agli orologi di oggi con casse più grandi, quadranti neri lucidi, indici applicati in oro, vetro zaffiro, lunette in ceramica e bracciali e chiusure eccessivamente ingegnerizzati è stato graduale. Ed è qui che si può sperimentare la bellezza degli orologi youngtimer.
Questo è un argomento che abbiamo già toccato in passato, quando abbiamo esaminato il Rolex Explorer 14270. Ora analizzeremo un orologio della stessa epoca, con lo stesso spirito generale, della stessa collezione… E cioè il Rolex Explorer II 16570, e in particolare la versione Polar che ritengo la più desiderabile di tutte.
BREVE STORIA DELL’EXPLORER II
Come la maggior parte dei nomi scelti da Rolex per i suoi orologi, l’Explorer parla da solo. L’orologio, che fu presentato per la prima volta nel 1953, era, come tutti gli altri membri della collezione professionale, un segnatempo creato appositamente per esploratori, alpinisti e pionieri di ogni genere. In breve, un orologio robusto, senza fronzoli e con un’eccellente leggibilità.
Nel 1971, Rolex introdusse un altro Explorer, l’Explorer II, un orologio che non sostituì il modello iniziale ma lo affiancò nella collezione. E se il primo era già un oggetto mirato, l’Explorer II era uno dei modelli più di nicchia della Corona. Con una cassa più grande e ancora più robusta, e soprattutto con l’aggiunta di una lunetta e di una lancetta 24h, l’Explorer II era destinato agli avventurieri in condizioni in cui era impossibile distinguere la notte dal giorno – si pensi agli esploratori di miniere o agli speleologi. Tuttavia, un aspetto positivo era che l’orologio sembrava essere utilizzabile in condizioni diverse.
I primi orologi Rolex Explorer II furono lanciati nel 1971, con la referenza 1655. Era dotato di una cassa in acciaio inossidabile di 40 mm e, caratteristica principale, di una lunetta fissa radiale in acciaio spazzolato con incisa una scala di 24 ore; il fatto che fosse fissa lo differenziava dal GMT-Master. In combinazione con la lancetta centrale sovradimensionata del GMT, gli orari AM e PM potevano essere facilmente differenziati. È importante notare che i modelli Explorer II 1655 non sono orologi a doppio fuso orario, poiché la lancetta delle 24 ore è accoppiata alla tradizionale lancetta delle ore. Si tratta esclusivamente di un’indicazione delle 24 ore. Le prime versioni del 1655 avevano una lancetta delle 24 ore arancione, mentre i modelli successivi ne avevano una rossa. Un’altra caratteristica distintiva di questa prima generazione era il quadrante con indici al trizio dipinti, tra cui un triangolo sovradimensionato a ore 12 – una disposizione unica per il 1655. All’interno si trovava il calibro Rolex 1575, lo stesso movimento degli orologi GMT-Master contemporanei. Con piccole variazioni nel corso degli anni, questo orologio ha avuto una lunga produzione dal 1971 al 1985.
La prima evoluzione del Rolex Explorer II risale al 1985, con la referenza 16550, che segna l’aggiornamento più significativo di questo modello. Le differenze erano sia tecniche che di design. Il movimento, ad esempio, era ora il calibro 3085, che consentiva di regolare la lancetta delle 24 ore in modo indipendente. Ciò significa che l’Explorer II diventa un orologio con doppio fuso orario, mentre il GMT-Master diventa un orologio con triplo fuso orario. La cassa rimane di 40 mm, con vetro zaffiro, ma la lunetta, sempre fissa e spazzolata radialmente, viene rinnovata con indici triangolari invertiti e numeri più grandi. Infine, il quadrante, disponibile in bianco e nero, è diventato più convenzionale, in linea con gli altri orologi sportivi Rolex: lancette Mercedes, lancetta delle 24 ore più piccola e indici triangolari, rotondi e rettangolari riempiti di trizio. L’orologio divenne così un robusto orologio da giramondo, meno incentrato sulla speleologia e sull’esplorazione delle grotte. Il Rolex Explorer II 16550 è stato dismesso nel 1989.
Il modello successivo è noto come Explorer II 16570 e viene lanciato nel 1989. L’evoluzione è stata morbida, con il mantenimento della maggior parte delle caratteristiche del 16550. Il modello si presenta prima con un nuovo movimento, il calibro 3185, e poi con la sua evoluzione, il calibro 3186. Il quadrante bianco “polare” era dotato di lancette e indici neri (non più argentati). A parte l’evoluzione del movimento, l’aggiunta del réhaut inciso da Rolex e il passaggio dal trizio al LumiNova e poi all’SLN, il 16570 è rimasto lo stesso per 22 anni, disponibile con quadrante nero o bianco.
Il successivo aggiornamento del Rolex Explorer II è avvenuto nel 2011 con la referenza 216570. In concomitanza con il 40° anniversario di questa collezione, l’orologio ha reso un discreto omaggio alla prima generazione con una lancetta 24h arancione sovradimensionata. La cassa è diventata più grande, con i suoi 42 mm, e la lunetta con spazzolatura radiale è rimasta fissa, ma con marcature ancora più marcate. Dal punto di vista meccanico, questo 216570 montava il calibro 3187, sempre con doppia lancetta indipendente. Seguendo l’evoluzione della cassa, il quadrante è diventato “Maxi” con indici e lancette luminose sovradimensionati, davvero sovradimensionati. Il modello bianco ha mantenuto gli indici con contorno nero, mentre il nero ha indici in oro bianco. E come tutti i suoi predecessori, era impermeabile fino a 100 metri.
L’ultimo aggiornamento del Rolex Explorer II è avvenuto l’anno scorso e ha rappresentato un’evoluzione molto conservativa del modello. Tuttavia, la maggior parte dei componenti di questo Explorer II 226570 sono nuovi, nonostante la forte somiglianza con la generazione precedente. La cassa, che misura ancora 42 mm di diametro, è stata rielaborata con anse più sottili, un bracciale più grande e protezioni della corona leggermente ridisegnate. La lunetta in acciaio spazzolato a raggiera con scala delle 24 ore rimane intatta. Anche i quadranti, bianchi o neri, presentano alcune leggere evoluzioni. Il quadrante nero si differenzia solo per le lancette completamente lucidate (non più “galleggianti” parzialmente nere). Il quadrante bianco beneficia ora di indici e lancette in oro bianco rivestiti in PVD nero opaco (non lucido), il tutto con un display Chromalight ottimizzato. L’aggiornamento più evidente è il Calibro 3285, condiviso con l’attuale collezione GMT-Master II. Ha lo scappamento Chronergy e 70 ore di riserva di carica. Il bracciale, più grande rispetto al passato, presenta ancora la chiusura di sicurezza pieghevole Oysterlock e la maglia di estensione Easylink.
LE NOZIONI DI BASE SULL’EXPLORER II POLAR 16570
La referenza 16570 si colloca a metà strada tra i modelli vintage e quelli moderni, prendendo alcuni elementi di entrambe le generazioni per produrre un cocktail fantastico. Da un lato, si potrebbe scegliere un 1655 di prima generazione, sapendo che non sarà il più facile da indossare quotidianamente. L’orologio è dotato di un vetro in plexiglas, l’impermeabilità degli orologi d’epoca è più difficile da garantire, il bracciale può essere fragile e tende ad allungarsi, e indosserete un orologio che costerà una piccola fortuna (almeno 24-26 mila euro per un bell’orologio). Dall’altra parte dello spettro, potreste scegliere una delle due referenze moderne, il 216570 o il 226570. In questo caso, avrete a che fare con un orologio piuttosto massiccio, con tutto il lusso dei Rolex moderni e, naturalmente, con un’evidente mancanza di disponibilità.
Nel mezzo ci sono due referenze, il 16550 e il 16570. Il primo ha avuto una produzione limitata e non è il più accessibile sul mercato, né il più disponibile. Inoltre, e questo è ovviamente un fatto personale, non sono un fan della scala delle 24 ore sulla lunetta, che ho sempre trovato un po’ troppo aggressiva nel design. Rimane il 16570… e non pensate che vi stia dando questa opzione come una scelta di secondo livello. Anzi, credo che l’Explorer II 16570 possa essere la migliore opzione possibile per quanto riguarda questa collezione.
Che cos’è l’Explorer II 16570? Semplicemente, è un Rolex Explorer dalla testa ai piedi. In breve, è un orologio fatto per l’avventura, sufficientemente resistente per resistere a quasi tutti gli ambienti. Ha una lunetta fissa di 24 ore, una cassa in acciaio, una forma che lo rende inconfondibilmente parte della linea professionale di Rolex, un quadrante ultra pulito – disponibile in bianco “polare” o nel classico nero – ed è dotato di una lancetta aggiuntiva di 24 ore, inizialmente realizzata per distinguere il giorno dalla notte, ma che può anche essere impostata in modo indipendente, per essere utilizzata come orologio a doppia ora. L’orologio presenta inoltre molte delle caratteristiche dei moderni orologi Rolex, ma ha ancora un innegabile stile retrò e alcune caratteristiche che non sarebbero più accettabili nell’orologeria moderna, che conferiscono a questo orologio un certo fascino.
Cominciamo dalla cassa, una classica forma Oyster in acciaio inossidabile con le classiche caratteristiche della linea professionale, come la corona a vite (Twinlock), le protezioni della corona, il fondello avvitato in acciaio liscio, l’impermeabilità di 100 m e, prima concessione alla modernità rispetto agli orologi d’epoca, il vetro zaffiro (senza rivestimento AR) con lente di ingrandimento sulla data. Ciò che fa percepire immediatamente che questo orologio è in qualche modo “antico” è il modo in cui la cassa è rifinita e modellata. Innanzitutto, si nota la spazzolatura angolare delle anse, abbinata a un sottile smusso lucido (poi eliminato da questa referenza) e ai fori delle anse (anch’essi eliminati successivamente dal 16570).
Allo stesso modo, non si tratta di un orologio particolarmente sottile (circa 12 mm), ma la cassa ha la forma di un tempo, con un sottile contenitore centrale e la maggior parte dello spessore assorbito dal fondello bombato. Infine, conserva la snellezza complessiva che aveva caratterizzato gli orologi Rolex dagli anni Sessanta alla metà degli anni Duemila, quando sono arrivate le cosiddette “supercasse” sul Submariner e sul GMT-Master II… per non parlare della cassa sovradimensionata dell’Explorer II successivo al 2011.
Una delle caratteristiche principali dell’Explorer II, nonché l’elemento più accattivante del suo design, è la lunetta. Mentre molti modelli professionali Rolex hanno una lunetta girevole a contrasto o una lunetta liscia in acciaio, l’Explorer II 16570 (e il modello in generale) ha una lunetta fissa ma testurizzata e graduata. La combinazione di una superficie spazzolata radiale, che gioca molto con la luce ambientale, e di una sottile smussatura lucida alla sua periferia è particolarmente attraente, ma anche estremamente fragile nel mondo reale (i proprietari di un Explorer II sapranno cosa intendo). Il 16570 ha beneficiato anche di una scala delle 24 ore ridisegnata, con un carattere più sottile e più arrotondato rispetto a quello utilizzato sul 16550. Le successive referenze da 42 mm sono tornate a un carattere molto più marcato.
Un altro aspetto distintivo del Rolex Explorer II, almeno dalla seconda generazione (ref. 16550), è la disponibilità di due colori di quadrante, tra cui la classica versione nera e il modello “Polar” bianco, a mio parere molto più attraente. Molti dei tradizionali orologi professionali Rolex in acciaio hanno quadranti neri o scuri. Il Polar 16570 è dotato di un quadrante bianco puro, laccato e con superficie lucida, che lo rende in qualche modo unico all’interno della collezione. Questo quadrante luminoso, estremamente brillante, è abbinato a indici applicati che presentano un sottile bordo nero a contrasto, successivamente riempito di trizio (per i primi anni di produzione, dal 1989 al 1996-97 circa) e successivamente di Luminova (quadranti solo svizzeri) o Super-LumiNova (quadranti Swiss Made, fino alla sostituzione di questa referenza).
Anche tutte le scritte sul quadrante sono compatte e sottili ed eseguite solo in nero. Ancora una volta, ciò ricorda che questo orologio non è più così nuovo e fa parte di una vecchia collezione. L’unico tocco di colore su questo orologio è la lancetta GMT laccata di rosso, ma come si può vedere, il colore è piuttosto scuro e discreto. Detto questo, la leggibilità è assolutamente perfetta in tutte le condizioni, tranne che di notte, poiché il trizio di questo orologio ha perso da tempo la sua luminescenza. Le versioni più moderne con SLN offrono un contrasto molto decente in condizioni di scarsa illuminazione, grazie alla presenza di una quantità piuttosto elevata di materiale luminescente su lancette e indici.
All’interno della cassa del Rolex Explorer II 16570 si trova una nota coppia di movimenti. I primi modelli erano dotati del calibro 3185, poi sostituito dal calibro 3186, che è diventato la norma intorno al 2005. Questo movimento è lo stesso utilizzato sul contemporaneo GMT-Master II e, come tale, è dotato di una lancetta delle 24 ore indipendente e di una lancetta delle ore locale che può essere regolata con incrementi di un’ora. Ciò significa che è possibile utilizzare l’Explorer II come un tradizionale avventuriero, con la lancetta rossa che funge da indicatore giorno e notte, oppure utilizzare l’orologio come un vero e proprio strumento da viaggio, con l’indicazione di un ulteriore fuso orario.
Il Calibro 3185 è un movimento automatico di manifattura con una riserva di carica di 50 ore e una frequenza di 4 Hz. È stato certificato cronometro dal COSC e dispone di 31 rubini. La data salta istantaneamente a mezzanotte ed è collegata all’ora locale. Il Calibro 3186 è sostanzialmente lo stesso movimento nel suo complesso, con alcune piccole evoluzioni per quanto riguarda il meccanismo della data.
Come la maggior parte dei modelli professionali Rolex, l’Explorer II 16570 si indossa su un bracciale Oyster in acciaio inossidabile. Tuttavia, si possono notare alcune differenze durante la produzione di questo orologio. Ad esempio, le prime versioni sono caratterizzate da maglie semplici e piegate, mentre i modelli successivi sono stati aggiornati con maglie solide. Inoltre, i primi modelli hanno maglie centrali incavate, mentre i modelli successivi hanno maglie solide su tutto il perimetro. Un altro elemento che ci ricorda che stiamo indossando un vecchio Rolex è la fibbia, oggettivamente piuttosto semplice nel design e nelle finiture, e il sistema di microregolazione è il più semplice che si possa immaginare. Tuttavia, questa chiusura è compatta e confortevole.
PERCHÉ PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UN ROLEX EXPLORER II 16570?
Ci sono molti motivi per cui il 16570 è un orologio così bello e altrettanti per averne uno nella propria collezione.
Sebbene l’Explorer II non sia così iconico e riconoscibile come un Submariner o un GMT-Master II, rimane comunque un modello emblematico della gamma Rolex. Il suo status di “nicchia” (almeno, alla scala di Rolex) rende l’Explorer II molto più originale e meno consensuale. Lo stesso si può dire di molti elementi di design, tra cui il quadrante bianco (una rarità nella collezione del marchio), la lunetta fissa e la sua capacità di essere un vero e proprio tuttofare, un orologio che può accompagnarvi tutto il giorno, tutti i giorni, praticamente in ogni situazione. La presenza di un fuso orario aggiuntivo è, su base giornaliera, una caratteristica straordinariamente comoda.
Passiamo ora alle ragioni oggettive. Anche dalla fine del secolo scorso, un Rolex è un Rolex ed è costruito per durare. La qualità complessiva dell’orologio è evidente, anche se rispetto a un modello moderno si può notare quanto l’industria orologiera si sia evoluta nel corso degli anni. Tuttavia, tutto è pulito, ben allineato, solido e affidabile. E anche se ha ormai più di 30 anni, è ancora un orologio che si può indossare senza timore, sia quotidianamente che durante un viaggio avventuroso nel fine settimana. Se l’orologio è stato sottoposto a una corretta manutenzione e assistenza, manterrà la sua precisione COSC e la sua impermeabilità.
Ed è qui che i modelli youngtimers diventano davvero ottime opzioni. Se si guarda al 16570, si trovano ancora alcune delle caratteristiche classiche dei modelli Rolex d’epoca, come le proporzioni decenti, il quadrante al trizio, i lati smussati, il profilo e le anse sottili, i caratteri relativamente discreti sul quadrante, le casse ben spazzolate e l’assenza di un sovraccarico di superfici lucide. Questo orologio ha sicuramente uno spirito strumentale, da utensile, che le versioni moderne non possono più offrire. Allo stesso tempo, presenta la maggior parte delle sicurezze necessarie a un orologio moderno. Per me, questo rappresenta il meglio di entrambi i mondi e i Rolex a 5 cifre sono, a mio avviso, ancora tra i migliori orologi fatti per essere indossati, usati e maltrattati.
L’ultimo motivo per prendere in considerazione il Rolex Explorer II 16570 è di natura finanziaria. Non vi insegnerò nulla dicendovi che i prezzi di tutti i modelli Rolex sono saliti alle stelle negli ultimi tempi, raggiungendo punte incredibili per alcune referenze ben oltre i 20.000 euro. Il 16570 è ancora uno dei pochi modelli professionali che si possono acquistare a meno di 10.000 euro. Lo so, mezzo decennio fa si poteva avere lo stesso orologio per una frazione di quel prezzo. Ma se si considera il fatto che l’Explorer II è stato prodotto in un numero relativamente basso di esemplari rispetto a un Submariner, e che ha una vera originalità, potrebbe anche diventare un buon investimento (anche se odio parlare di questi argomenti quando si tratta di orologi…).
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